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Aspettando Cagli 2024: il Pipa Club Italia e il sindacato dei fumatori di pipa

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di Genny Magrin

Ormai mancano pochi giorni alla 24^ Festa della Pipa di Cagli, noi siamo in fibrillazione per questa edizione, intanto perché siamo ansiosi di vedere realizzato e soprattutto di mostrarvi quello che abbiamo preparato, e poi perché, con questa festa, accresciamo la nostra identità e aggiungiamo un tassello alla nostra storia.
Il Pipa Club Italia è una federazione, un’associazione di club che parte da lontano e che anno dopo anno ha costruito la sua storia realizzando progetti, esperienze, idee, ma anche intrecciandosi alle storie delle realtà con cui è entrata in contatto, fatte da persone unite da questo denominatore comune così piccolo e un po’ snobbato, ma indubbiamente insolito e pieno di carattere: la pipa.

Una federazione in continua trasformazione, nata nel 1965 attraverso una rivista, passando per le tabaccherie, con centinaia di appassionati che, sul modello delle competizioni americane molto in voga in quegli anni, cominciarono a sfidarsi in quelle che oggi conosciamo come gare di lento fumo e che allora videro il loro momento di massimo splendore. L’affluenza e l’interesse in quei tempi erano talmente alti che le gare si disputavano in luoghi come cinema, palazzetti dello sport, sedi di fiere.

Ma prima che dalle associazioni, la federazione è fatta dalle persone che in concreto hanno dato e danno vita ai numerosi club che la costituiscono. Alcuni club si sono formati prima del 1965 e sono ancora attivi, così come qualcuno dei vecchi fondatori è tuttora socio del Pipa Club Italia. Queste realtà e queste persone, con la loro memoria ed esperienza, insieme ai nuovi club e ai nuovi soci, con le loro idee e il loro approccio fresco, contribuiscono tutti insieme a formare l’identità del Pipa Club Italia.
È proprio questa storicità e questa modernità che ci rendono un gruppo di appassionati comunque orgogliosi, perché di fatto, è come se avessimo un pezzo di storia tra le mani e una missione, un’identità comune da preservare e in cui riconoscerci.

Capita molto spesso che dall’esterno si abbia la sensazione che il Pipa Club Italia sia una specie di elite, di “società di iniziati”, ma è una falsa impressione che dura fino a quando non si prende parte a una manifestazione, a un evento organizzato o patrocinato dal Pipa Club Italia, finché non si viene in contatto con le persone che lo compongono, non si fa esperienza delle attività che propone, e da lì ogni pregiudizio semplicemente scompare.
Confrontandomi, poi, con alcune delle persone che provavano questa impressione, prima di conoscerci e cambiare idea, mi rendo conto che le cause di tale impressione siano due. La prima sono i forti legami di amicizia tra i membri dei club che lo compongono. Non è snobberia, è che siamo contenti di coltivare i rapporti. La seconda è l’errata convinzione che il Pipa Club Italia sia una sorta di sindacato dei fumatori di pipa e, come tale, debba tutelare e rappresentare ogni fumatore di pipa in Italia. Nonostante lo vorremmo e lavoriamo proprio per questo risultato, perché scopo principale della federazione è promuovere e divulgare la cultura della pipa, non va dimenticato però che il PCIT è in realtà una federazione di pipa club ed è per questi e attraverso questi che opera principalmente. Perché sono i club che lo compongono a fare il PCIT, e non il contrario.

Si susseguono i tempi e, trasformazione dietro trasformazione, nell’era di un’informazione sempre più veloce e incalzante, siamo passati dall’analogico al digitale, dal formale all’informale e al social. Negli ultimi anni, i social network sono divenuti i mezzi di comunicazione più immediati e diffusi e tramite Facebook, Instagram YouTube, ma anche attraverso il nostro blog, Le pipe di Holmes, vogliamo testimoniare quanto questo Pipa Club Italia ha da offrire e da dire di se stesso e della cultura piparia.
Viviamo i social ma non viviamo nei social. Sono il mezzo per raccontare come, in quasi 60 anni di attività e iniziative, questo gruppo di matti appassionati in continua evoluzione sia ancora presente, vivo e all’opera. Ecco quindi le degustazioni guidate di tabacchi con il Collegio del Tabacco, accompagnate di volta in volta da vini, distillati, cocktail, caffè, cioccolato, olio di oliva… i mini master sulla radica, con visite in segheria, o sul tabacco, con i master blender, le tavole rotonde per i professionisti del settore, il progetto tabaccherie, potrei andare avanti al lungo.

Alle nostre manifestazioni partecipano gli artigiani e le aziende della pipa come espositori ma anche come relatori, in momenti dedicati, ed è un modo per conoscerli e per farsi conoscere non solo mostrando le loro pipe ma anche spiegando la loro arte. Davvero volete perdervi tutto questo?

Ad ogni modo, l’invito che rivolgo va da sé, a chi non ha mai conosciuto dal vivo questa bellissima realtà, concedetevi il beneficio del dubbio, noi vi aspettiamo agli eventi, senza distinzione di genere, età, provenienza e storia associazionistica di ciascuno. L’importante è che siate animati dalla passione per la pipa e dall’intento di proseguire in questo movimento di cui, diciamocelo, potreste già fare parte proprio per quella passione che condividete con noi.

Per noi la sfida? Sempre la stessa dal 1965: dar voce alla passione, storia e bellezza della pipa.
Cambiano i tempi, cambiano i mezzi e cambiano i personaggi ma la pipa rimane sempre la protagonista e il vero punto di riferimento.